Verso il Codice delle Ricostruzioni – la voce delle Istituzioni
Ricostruzione
Lo scorso 7 febbraio ActionAid ha promosso, nell’ambito della campagna #sicuriperdavvero, un evento volto a nutrire il dibattito pubblico intorno ai due disegni di legge che delegano il Governo ad adottare un Codice delle Ricostruzioni, armonizzando la normativa fino ad oggi prodotta e creando un unico centro di competenza nazionale: un passo storico per il Paese.
ll primo testo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 gennaio scorso, ed il secondo è attualmente in discussione in VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera. Entrambi i testi giungeranno ad un confronto in Parlamento nei prossimi mesi.
All’incontro con la rete di associazioni, persone ed enti che hanno animato la campagna, hanno partecipato Elisa Grande, Capo Dipartimento Casa Italia, Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento Protezione Civile, Giovanni Legnini, Commissario Straordinario per il Centro Italia e Ischia e Stefania Pezzopane, Deputata.
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Le testimonianze istituzionali hanno ribadito la centralità di questo percorso e l’impegno comune, come Dipartimenti della Presidenza del Consiglio, Struttura Commissariale e rappresentanti del Parlamento verso la sua attuazione in tempi rapidi, fermo restando la necessità di un dialogo largo e strutturato, trattandosi di materia complessa.
Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 21 gennaio si trova oggi all’esame della Conferenza delle Regioni che “dovrebbe concludere il suo iter e produrre raccomandazioni ed emendamenti entro il mese di febbraio, in modo da permettere il rientro in aula già ai primi di marzo” ha affermato Elisa Grande.
A seguito di questo “la discussione in Parlamento sarà sulla proposta del Governo, il testo di natura parlamentare sarà utile a pervenire a un testo unificato” ha spiegato Stefania Pezzopane, prima firmataria della proposta attualmente in VIII Commissione alla Camera, aggiungendo che “inizieremo le audizioni non appena arriverà il testo e inviteremo anche le associazioni che si sono distinte su questo tema. Sarà un percorso coordinato”.
Nessuno ha nascosto le difficoltà dettate dai tempi della legislatura e “i profili di decadenza contingenti. C’è bisogno di una corsia preferenziale nel passaggio parlamentare poiché se l’approvazione avvenisse entro la fine della legislatura si attiverebbero processi virtuosi anche per le ricostruzioni in atto” ha chiesto Giovanni Legnini.
La necessità di velocizzare è stata ribadita anche da Fabrizio Curcio “le Pubbliche Amministrazioni spesso lavorano in maniera discontinua” ha affermato al riguardo, “si alternano momenti di accelerazione a momenti di stasi. Lo stesso Codice di Protezione Civile è stato fatto a valle dell’evento sismico del 2016. Noi dobbiamo evitare queste altalene ed essere la spinta costante per permettere un processo graduale ma spedito”.
L’incontro è stato anche l’occasione per iniziare a tracciare dei punti tematici più delicati, in alcuni casi controversi, come il ruolo degli Enti Locali e delle Regioni, la transizione tra l’emergenza gestita dal Sistema di Protezione Civile e la nuova struttura di coordinamento delle ricostruzioni che impatta fortemente sul futuro dei territori, le misure per le ricostruzioni socioeconomiche, la partecipazione civica, il ruolo delle assicurazioni.
Molto ci sarà da proporre e discutere, sperando che il tema trovi la massima attenzione possibile nelle aule parlamentari così come fuori, per arrivare a un testo condiviso, attuabile ed equo nei confronti dei territori colpiti da catastrofi.