Il Governo italiano, accanto alle sovvenzioni e ai fondi stanziati dall’Unione Europea per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, destina ulteriori 30,6 miliardi dal 2021 al 2026, per finanziare tutti i progetti ritenuti validi per la ripartenza nazionale e non coperti da sovvenzioni e prestiti del RRF (Recovery and Resilience Facility). Questo Piano, con apposita dotazione finanziaria (fondo), è detto appunto Complementare perché integra e completa gli interventi del Piano Nazionale. 

Dunque, la differenza non sta negli obiettivi né nelle missioni di riferimento, né nelle procedure o sistemi di monitoraggio, quanto piuttosto nella provenienza della copertura finanziaria.  Il decreto-legge n.59/2021, convertito dalla legge n.101 del 2021, che disciplina il Fondo Complementare, si compone di 6 articoli. All’articolo 1, comma 2, lettera b) troviamo le indicazioni per quelle risorse che il Piano nazionale per gli investimenti complementari destina al finanziamento delle aree colpite dagli eventi sismici del 2009 (Abruzzo) e del 2016 (Centro-Italia).  

Per gli interventi a favore di queste aree sono destinati complessivi 1.780 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026, in base alla seguente ripartizione:  

  1. 220 milioni per l’anno 2021;  
  1. 720 milioni per l’anno 2022;  
  1. 320 milioni di euro per l’anno 2023;  
  1. 280 milioni di euro per l’anno 2024;  
  1. 160 milioni di euro per l’anno 2025;  
  1. 80 milioni di euro per l’anno 2026. 

Questi investimenti complementari ricadono nella strategia della Missione 5 (Inclusione e coesione), Componente 3 (Interventi speciali di coesione territoriale) del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. 

La gestione e il coordinamento di questi fondi è stata affidata alla Cabina di Coordinamento istituita con ex DL 189/2016 e presieduta dal Commissario alla ricostruzione post sisma 2016 ed è composta dal Capo dipartimento «Casa Italia», dal Capo della Struttura di Missione Aquila 2009; dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria; dai Sindaci dei territori interessati. 

Le linee guida per l’impiego dei fondi sono state concordate e sono contenute nei Programmi Unitari di intervento, che si articolano in due misure: 

  • Misura A “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi”, con una dotazione di 1.080 milioni di euro; 
  • Misura B “Rilancio economico e sociale”, con 700 milioni di euro, destinati per lo più alle imprese 

Queste risorse, oltre ad essere complementari (e non sostitutive) a quelle della missione 5 del PNRR, lo sono anche con quelle destinate alla ricostruzione pubblica e privata.  

Il dettaglio delle sottomisure previste per ciascuna macro-misura A e B si possono leggere e scaricare qui: https://sisma2016.gov.it/2021/10/19/recovery-fund-aree-sisma-ecco-tutti-gli-interventi-finanziabili/  

I primi quattro progetti approvati, per un importo complessivo di 478 milioni, afferiscono alla misura A e sono:  

  1. Rigenerazione urbana, 200 milioni per i due crateri, che saranno successivamente integrati con 300 milioni per il 2009 (provenienti dai fondi della Struttura di Missione l’Aquila 2009) e con 400 milioni per il 2016 (provenienti dalla contabilità speciale del Commissario) 
  1. Recupero e rifunzionalizzazione degli alloggi temporanei realizzati all’Aquila nel post sisma 2009 (progetto CASE), per un totale di 60 milioni; gli alloggi verranno poi messi a disposizione dei volontari, docenti e personale del Centro Nazionale del Servizio Civile Universale, che verrà realizzato in città.  
  1. Interventi infrastrutturali sulla rete stradale di rilievo, per una dotazione di 175 milioni per finanziare progettazione e parte dei lavori (il fabbisogno residuo sarà in carico al Ministero Infrastrutture e Anas). Le strade coinvolte saranno: Salaria (Rieti – Sigillo), Picente (Amatrice – L’Aquila), Piceno Aprutina, Pedemontana Teramo – Ascoli, Tre Valli Umbre, Statale 78 (Amandola – Sarnano – Servigliano) 
  1. Riqualificazione delle stazioni ferroviarie di alcuni centri, con un finanziamento di 33,5 milioni. Si tratta delle stazioni di Macerata, Ascoli Piceno, Fabriano, Tolentino, Tolentino Campus, Spoleto, Baiano, Teramo, L’Aquila, Antrodoco, Rieti. 

Per questi ultimi due progetti (3 e 4) sono state recentemente approvate le Ordinanze di Attuazione. 

Nelle ordinanze sono presenti tutti i dettagli; è possibile leggerle e scaricarle a questo link: https://sisma2016.gov.it/provvedimenti-fondo-pnrr-area-sisma/  

A questo medesimo link è possibile monitorare tutte le ordinanze attuative pubblicate al 31/12/2021 per le macro-misure A e B. 

Sarà per i territori colpiti una opportunità se i fondi messi a disposizione verranno spesi e rendicontati in maniera trasparente e aperta a pratiche di co-progettazione. 

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