L’Italia e il mondo intero stanno affrontando una sfida immane nel contenimento del virus Sars-CoV-2. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i casi di Covid-19 sono presenti in 189 paesi e i decessi confermati sono oltre 330.000.

L’Italia, primo paese in Europa in cui è letteralmente scoppiato il contagio, ha adottato provvedimenti estremamente restrittivi per contenere i contagi e per far si che il sistema sanitario, già fortemente provato da anni di investimenti pubblici mancati, non collassasse.

La risposta degli operatori sanitari e di tutti coloro impegnati in questa difficile lotta è stata corale. La macchina dell’emergenza si è prontamente attivata per rispondere, mettendo in campo ingenti mezzi e risorse.

Oggi più che mai appare inevitabile collegare questa situazione emergenziale ad altre affrontate dal Paese negli ultimi decenni. Certamente stavolta l’emergenza è di portata eccezionale ma l’attivazione delle istituzioni, del Sistema di Protezione Civile e di tutti gli enti preposti segue procedure già adottate in precedenza. 

Il tema centrale è la protezione e la salvaguardia delle vite umane e  la risposta resiliente a cui tutte e tutti sono chiamati. Ecco allora che è ineludibile il collegamento al percorso di #SicuriperDavvero che mette al centro la sicurezza delle persone e il cambiamento di politiche volte alla riduzione multidimensionale del rischio.

Questa emergenza ci sta dimostrando come in altre che una risposta tempestiva ma pianificata, coordinata, basata sui bisogni delle persone, appropriata agli specifici target di riferimento può essere la soluzione più efficace.

Al di là dell’’encomiabile sforzo degli operatori sanitari, in prima linea per la cura dei pazienti, così come quello delle istituzioni chiamate a gestire una situazione al limite, questa emergenza ci mostra anche un’Italia multisfaccettata ma accomunata da un diffuso senso di solidarietà.

Un’ondata di generosità ha letteralmente nutrito le campagne di raccolta fondi, sono nate numerose iniziative spontanee e molte associazioni hanno distribuito i propri volontari per aiutare le persone più fragili costrette all’isolamento.

In questo momento così convulso dove esistono bisogni stringenti e pervade un collettivo senso di solidarietà, numerosi possono essere i meccanismi di attivazione civica; uno di questi è il civic hacking.

Fare civic hacking significa trovare soluzioni alternative e creative a problemi che interessano la collettività utilizzando strumenti digitali e interattivi; a livello mondiale uno dei maggiori campi di attivazione delle comunità di civic hackers sono proprio le emergenze. 

Proprio sulla scorta di una precedente emergenza avviata a seguito del sisma in centro Italia, terremotocentroitalia.info in, un gruppo di civic hackers ha dato vita in maniera spontanea a Covid19Italia.help

Covid19Italia.help è una piattaforma che nasce con l’intento di mettere a disposizione della collettività uno spazio accessibile, aggiornato, dove i bisogni incontrano le offerte d’aiuto e uno spazio in cui è possibile trovare informazioni verificate.

La piattaforma promuove un approccio di auto mutuo aiuto dando visibilità alle tantissime iniziative di solidarietà che stanno nascendo giorno dopo giorno ma allo stesso tempo permette di accedere e diffondere informazioni, dati e notizie utili, contrastando il dilagante fenomeno delle fake news.

Ogni informazione raccolta, dopo essere stata verificata da un team redazionale di volontarie e volontari viene accettata e pubblicata, diffusa tramite canali social e archiviata in opendata.

Questo sistema, la cui architettura tecnologica è stata sviluppata dalla stessa community, permette a tutti coloro che sono iscritti ai canali social della piattaforma o semplicemente a chi accede allo spazio web di diventarne parte attiva. 

L’utilizzo di strumenti come questo trova un profondo significato nella corresponsabilità delle persone e nella loro attivazione civica: un luogo virtuale è possibile mobilitarsi creando reti di fiducia, cooperazione e solidarietà.

CovidItalia19.help non vuole sostituirsi ai canali ufficiali ma rappresenta un contributo che la cittadinanza attiva mette in campo per fronteggiare un’emergenza mai sperimentata prima;  vuole essere un supporto nella complessa macchina di gestione di risposta per rispondere in maniera tempestiva ed adeguata ai bisogni di tante persone; si prefigge lo scopo di aggregare e rilanciare informazioni di pubblica utilità basate sulla veridicità delle fonti. 

Perché solo unendo i saperi, le competenze, la voglia di collaborare e mettersi a disposizione, è possibile fronteggiare emergenze complesse come questa. Lo stesso approccio di SicuriperDavvero…..un percorso che unisce realtà diverse con il medesimo obiettivo: rendere l’Italia un Paese più sicuro e resiliente.

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