La Mappa dei rischi naturali dei comuni italiani
MITIGATION, PREVENTION
Di cosa si tratta
La Mappa dei rischi naturali dei comuni italiani è una piattaforma informativa organizzata per aree tematiche. Essa, tramite l’aggregazione delle basi dati rese disponibile da parte di una pluralità di enti (ISTAT, INGV, ISPRA, Ministero per i beni e le attività culturali, Dipartimento Protezione civile, Agenzia per la coesione territoriale e Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare), fornisce un quadro omogeneo e agevolmente fruibile dei livelli di rischio caratterizzanti i Comuni italiani con riferimento a sismicità, alluvioni, frane, vulcanicità e presenza antropica sul territorio, in termini demografici e di edificato.
A cosa serve
La base dati integrata utilizzata nella mappa può in primo luogo fornire un punto di partenza per analisi multi-rischio, a supporto della formulazione di politiche preventive, mirate a livello territoriale. E’ solo infatti la conoscenza dei fenomeni che – in un contesto di risorse limitate – può consentire di modulare efficacemente nel tempo gli sforzi economico/organizzativi finalizzati alla minimizzazione degli impatti di fenomeni naturali avversi cui il nostro Paese è, e purtroppo sarà, oggetto.
E’ necessario recuperare anche con riferimento alla prevenzione dei rischi naturali una funzione primaria di programmazione generale e di coordinamento tra la politica nazionale e le politiche territoriali e comunitarie. Tale funzione nel tempo si è di fatto venuta attenuando, in quanto le Amministrazioni spesso privilegiano una conduzione autonoma nella definizione di obiettivi e programmi per le tematiche riconducibili alle loro attribuzioni. L’investimento nella mappa rappresenta un investimento in consapevolezza circa la pervasività del fenomeno e la conseguente necessità di affrontarlo tramite un approccio cooperativo.
A maggior ragione in quanto la mappa ha il potenziale di promuovere la consapevolezza dei cittadini sul tema del rischio e della sicurezza, e fornisce uno strumento utile alla pianificazione urbanistica e territoriale, perché assume le dimensioni del rischio come centrali. Trasmettere le conoscenze e l’informazione scientifiche ai cittadini e permettere loro di essere informati in maniera adeguata è la premessa fondamentale per favorire decisioni consapevoli.
La mappa può infatti catalizzare un circuito virtuoso tra decisioni di intervento, monitoraggio e feedback da parte dei cittadini, in particolare i residenti nei territori maggiormente a rischio, ed eventuale ri-calibrazione delle politiche stesse. Essa elimina l’alibi del “non sapere” e incentiva in questo modo un’azione mirata e monitorata anche dal basso.
Non si deve infine sottovalutare che il progetto, già di per sé, rappresenta un esempio virtuoso dei risultati che si possono conseguire tramite la collaborazione tra pubblica amministrazione e enti di ricerca, esempio probabilmente replicabile con successo per molti e diversi obiettivi a valenza pubblica.
Criticità e potenziali sviluppi
Tuttavia, la raccolta e l’uso di dati provenienti da differenti sorgenti informative è intrinsecamente associata a criticità. Le maggiori riguardano la non omogeneità dei dati, in termini di differente aggiornamento e/o riferimento spazio-temporale. Inoltre, una molteplicità di informazioni è attualmente riferita a una scala di aggregazione grossolana, essendo disponibili a scala provinciale o regionale. L’integrazione di tale patrimonio informativo richiederebbe un’elaborazione non banale dal punto di vista statistico.
A fronte delle criticità incontrate, un’evoluzione estremamente rilevante per i propositi del progetto sarebbe il miglioramento della risoluzione spaziale alla quale la base dati è riferita. Di particolare interesse risulterebbe il passaggio dall’unità di riferimento comunale alla scala del singolo edificio.
Tale passaggio è potenzialmente attuabile sia per le variabili relative alla pericolosità sismica, vulcanica e idrogeologica, sia per quelle relative alla presenza antropica sul territorio (in termini demografici e di edificato).

Box di approfondimento
La mappa è un sito web dedicato che rende disponibile, a una vasta gamma di utilizzatori, un quadro informativo integrato sui rischi naturali in Italia. L’obiettivo è fornire variabili e indicatori di qualità, a livello comunale, che permettano una visione di insieme sui rischi di esposizione a terremoti, eruzioni vulcaniche, frane e alluvioni.
Il sito è composto da due distinte sezioni:
– indicatori, per la selezione e la visualizzazione di indicatori di sintesi (report),
– cartografia, per la consultazione di mappe interattive a livello comunale e delle variabili associate.
Un sistema di documentazione e di metadati, navigabile interattivamente, guida l’utente nella lettura di dati e indicatori.
Si delineano di seguito i principali requisiti e caratteristiche della piattaforma:
– portale liberamente accessibile al cittadino e alle amministrazioni locali e nazionali,
– accesso aperto anche in download alle informazioni disponibili,
– il Comune come unità spaziale di riferimento,
– copertura nazionale delle variabili rappresentate,
– scelto un Comune, possibilità di visualizzare i valori delle variabili di interesse,
– possibilità di operare confronti rispetto a valori di sintesi nazionali, regionali, provinciali,
– carattere non solo tecnico ma anche divulgativo della piattaforma,
– riferimento a fonti certificate dei dati,
– completo sistema di metadati descrittivi e di riferimento.
I rischi esaminati si riferiscono a sismicità, alluvioni, frane, vulcanismo (presente per alcuni Comuni).
I dati relativi a popolazione esposta a rischio alluvione e a rischio frane e alle rispettive superfici sono consultabili sul Rapporto ISPRA 2018 .
La pericolosità sismica è la valutazione dello scuotimento del terreno atteso in una certa area in un certo periodo di tempo a causa di terremoti naturali. I dati presentati riportano per ogni comune italiano il valore di accelerazione orizzontale del suolo che si stima possa verificarsi o essere superato con una probabilità del 10% in 50 anni. La stima, disponibile su http://zonesismiche.mi.ingv.it/ è stata compiuta da INGV.
Approfondimenti sul rischio vulcanico sono disponibili per i Campi Flegrei, l’Etna, Ischia, Pantelleria, Stromboli, il Vesuvio, Vulcano.
La mappa si completa con una serie di informazioni descrittive a livello comunale su variabili/indicatori forniti da ISTAT e MIBAC, di tipo:
– geografico,
– classificazioni territoriali,
– demografico,
– struttura e stato degli edifici,
– struttura e stato delle abitazioni,
– numero di beni archeologici.
La mappa è stata da ultimo aggiornata nel gennaio 2019, con riguardo ai seguenti dati:
– geografia comunale: tutti i dati e gli indicatori sono stati ricalcolati per i Comuni presenti alla data del 30 giugno 2018;
– rischio idro-geologico: aggiornati gli indicatori di superficie e popolazione a rischio all’anno 2017;
– popolazione e bilancio: aggiornati al 31 dicembre 2017 i dati di popolazione, famiglie, densità abitativa, indici demografici;
– classificazioni comunali: aggiornate le classificazioni comunali sulla base di criteri di prevalenza.
Per ulteriori approfondimenti, si prega di accedere al sito web del Dipartimento Casa Italia